IT/EN/FR/EL: Preliminary hearing set for ”Sibilla operation” (Perugia, Italy, October 10, 2024)

Fissata l’udienza preliminare per l’operazione Sibilla (Perugia, 10 ottobre 2024)

È stata fissata il 10 ottobre alle ore 10:00 presso il tribunale di Perugia l’udienza preliminare per il procedimento Sibilla. In quella data verrà chiesto il rinvio a giudizio per dodici compagni e compagne, tra cui Alfredo Cospito (recluso in regime di 41 bis nel carcere di Bancali, a Sassari). Con ogni probabilità Alfredo sarà collegato in videoconferenza. A seguito della rimozione del reato associativo, i compagni sono inquisiti a vario titolo per 19 capi d’accusa, tra cui quello principale, per istigazione a delinquere con la circostanza aggravante della finalità di terrorismo, riguardante la redazione e la distribuzione del giornale anarchico “Vetriolo”. Le altre imputazioni (tutte, tranne quattro, aggravate dalla finalità di terrorismo) riguardano sette episodi di scritte murali e due affissioni di striscioni, la pubblicazione di un volantino del Circolaccio Anarchico di Spoleto, di due testi di Alfredo Cospito per delle iniziative specifiche a Bologna e in Francia, di cinque testi nei primi mesi del Covid-19 e della prima edizione del libro Quale internazionale?, nonché il danneggiamento di alcuni veicoli di Poste italiane a Foligno durante lo sciopero della fame delle compagne anarchiche contro la sezione AS2 femminile interna al carcere dell’Aquila (2019).

Scattata alle prime ore dell’11 novembre 2021, l’operazione Sibilla aveva come scopo dichiarato quello di colpire il giornale anarchico “Vetriolo” (così come le Edizioni Monte Bove, il Circolaccio Anarchico e due siti internet, Roundrobin e Malacoda). Particolare attenzione meritava agli occhi degli inquirenti la pubblicazione dell’intervista ad Alfredo Cospito, all’epoca prigioniero nel carcere di Ferrara, uscita in tre puntate in altrettanti numeri del giornale con il titolo “Quale internazionale?”, successivamente rieditata nell’omonimo libretto corredato da una lunga appendice sulla storia della Federazione Anarchica Informale. Nelle scartoffie dei magistrati perugini peraltro andava a confluire una precedente estesa inchiesta della procura di Milano significativamente battezzata “Vetriolo”.

Con l’operazione Sibilla si è andato sperimentando da parte delle forze repressive l’uso dell’accusa di istigazione a delinquere con l’aggravante della finalità di terrorismo per colpire la pubblicistica anarchica e possibilmente distribuire ordinanze di custodia cautelare tra i compagni accusati di aver redatto o editato testi militanti, ipotizzando inesistenti capacità “istigatorie” e “orientative” in un ambito come quello del movimento anarchico che si caratterizza storicamente per un’ostinata e radicale autonomia di pensiero e di azione. Significativo, non da ultimo, l’oscuramento in territorio italiano dei due siti internet coinvolti nell’operazione.

Per la verità la fase delle indagini preliminari non è stata molto fortunata per gli investigatori. A fronte di otto richieste di custodia cautelare in carcere per un totale di sedici indagati, il GIP concedeva sei misure cautelari, escludendo il reato associativo (un mandato di arresto in carcere per Alfredo Cospito, già detenuto, nonché un compagno agli arresti domiciliari e quattro con l’obbligo di dimora congiunto all’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria). Soltanto cinque settimane dopo, però, il tribunale del riesame di Perugia annullava tutte le misure con un’ordinanza che nel merito smontava completamente le accuse. Contro questa la procura si appellava alla cassazione, la quale ha accolto il ricorso del PM e ordinato un nuovo riesame. Tuttavia anche quest’ultimo confermava con una lunga motivazione la nullità di tutte le misure cautelari.

Nel frattempo la sfortuna ha continuato ad accanirsi contro gli inquirenti, con il titolare dell’inchiesta Manuela Comodi che è stata condannata a un anno di reclusione per accesso abusivo a degli atti nel sistema informatico della procura e trasferita al tribunale civile di Milano.

Per quanto, come già evidenziato, il procedimento abbia rappresentato un precedente contro la stampa anarchica, in un certo senso facendo da apripista per ulteriori episodi repressivi (pensiamo in particolare all’operazione Scripta Scelera contro il quindicinale anarchico internazionalista “Bezmotivny”), è soprattutto nei confronti di Alfredo Cospito che Sibilla ha avuto gli effetti più drammatici.

Non possiamo e non vogliamo sottacere il ruolo svolto da questa vicenda nel determinare il trasferimento di Alfredo in 41 bis. All’interno delle motivazioni che gli organi repressivi hanno presentato prima per giustificare e successivamente – nella trama di contraddizioni istituzionali maturate durante lo sciopero della fame del 2022-’23 – per ribadire l’internamento del compagno in questo infame regime di annientamento, compaiono proprio quegli scritti già sotto inchiesta a Perugia (e in precedenza a Milano). Sibilla contribuisce quindi a svolgere, tecnicamente e anche suggestivamente, una funzione di sostegno alle motivazioni giuridiche del proseguo della tortura a cui il compagno è sottoposto.

Evidentemente, la decisione dello Stato di perseverare sulla strada di un’indagine che finora si è dimostrata estremamente fragile, va individuata anche nella necessità di mantenere Alfredo in 41 bis. Non a caso, un eventuale processo si concluderà con ogni probabilità a ridosso della scadenza dei quattro anni che il compagno sta trascorrendo in questo regime carcerario. Un’eventuale sentenza e la possibile richiesta di proroga del 41 bis sono quindi interconnesse dal punto di vista giuridico e politico. A dimostrazione di quali volontà politiche ci siano dietro quest’inchiesta, a seguito della sostituzione della Comodi la funzione di PM è stata assunta in prima persona dal procuratore capo Raffaele Cantone.

Questo processo per noi è soprattutto un’occasione per continuare la lotta contro il 41 bis e in solidarietà con Alfredo Cospito. D’altro canto, la stessa presenza del compagno rappresenterà una contraddizione vivente nei confronti di coloro che vorrebbero tenerlo murato vivo.

Non dimenticando il contesto storico nel quale è maturata questa svolta (si pensi al fatto che la decisione di trasferire Alfredo in 41 bis sia avvenuta a pochi mesi dall’inizio della guerra in Ucraina e sia stata assunta dall’allora governo di Unità Nazionale guidato da Mario Draghi), la stagione di straordinaria intensità repressiva che stiamo vivendo va qualificata per ciò che realmente è: una manifestazione di vere e proprie politiche di guerra.

Per queste ragioni esortiamo a una presenza solidale in occasione dell’udienza preliminare e nel corso dell’eventuale processo.

[Settembre 2024]

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Preliminary hearing set for Sibilla operation (Perugia, Italy, October 10, 2024)

The preliminary hearing in the Sibilla repressive operation has been set for October 10th, at 10 a.m. at the Court of Perugia. On that date, the indictment will be requested for twelve comrades, including Alfredo Cospito (detained under 41 bis regime in the Bancali prison, Sassari). In all likelihood, Alfredo will be connected by videoconference. Following the removal of the crime of promoting or participating in a subversive association with the purpose of terrorism, the comrades are indicted on 19 different counts, including the main one, for incitement to commit crimes with the aggravating circumstance of the purpose of terrorism, concerning the drafting and distribution of the anarchist paper ‘Vetriolo’. The other charges (all but four aggravated by the purpose of terrorism) concern seven episodes of wall writings and two posting of banners, the publication of a leaflet by Circolaccio Anarchico (anarchist space opened in Spoleto between 2018 and 2022), two texts by Alfredo Cospito for specific initiatives in Bologna and France, five texts in the first months of Covid-19 and the first edition of the book Quale internazionale?, as well as the damaging of some Poste italiane (Italian post office) vehicles in Foligno during the hunger strike by anarchist comrades against the women’s AS2 section inside L’Aquila prison (2019).

Launched in the early hours of November 11th, 2021, Sibilla operation had the declared aim of targeting the anarchist paper ‘Vetriolo’ (as well as Edizioni Monte Bove, Circolaccio Anarchico and two websites, Roundrobin and Malacoda). Particularly deserving of attention in the eyes of the investigators was the publication of the interview with Alfredo Cospito, then a prisoner in Ferrara prison, which came out in three issues of the paper under the title ‘Quale internazionale?’ (‘Which international?’), later reissued in the booklet of the same name with a long appendix on the history of the Federazione Anarchica Informale. In the paperwork of the magistrates of Perugia, however, went to merge a previous extensive investigation of the prosecutor’s office in Milan significantly named ‘Vetriolo’.

With the Sibilla operation, the repressive forces experimented with the use of the accusation of incitement to commit crimes, with the aggravating circumstance of the purpose of terrorism, in order to affect anarchist publications and possibly distribute pre-trial detention orders among comrades accused of having drafted or edited militant texts, hypothesising non-existent ‘inciting’ and ‘orienting’ capabilities in an ambit like the anarchist movement, which is historically characterised by an obstinate and radical autonomy of thought and action. Also significantly, not least, the two websites involved in the operation were obscured on Italian territory.

To tell the truth, the preliminary investigation phase was not very lucky for the investigators. Faced with eight requests for precautionary detention in prison for a total of sixteen suspects, the GIP (preliminary investigation judge) granted six precautionary measures, excluding the associative crime (one arrest warrant in prison for Alfredo Cospito, already detained, as well as a comrade under house arrest and four with the obligation to stay in the municipality of domicile combined with the obligation to present to the judicial authorities to sign at local barracks). Only five weeks later, however, the Court of re-examination in Perugia annulled all the measures with an order that completely dismantled the charges on the merits. Against this, the public prosecutor appealed to the Cassation Court, which upheld the prosecutor’s appeal and ordered a new re-examination hearing. However, the latter also confirmed with a long motivation that all precautionary measures were null and void.

In the meantime, misfortune continued to turn against the investigators, with the head of the investigation Manuela Comodi being sentenced to one year’s detention for unauthorised access to documents in the public prosecutor’s computer system and transferred to the civil court in Milan.

While, as has already been pointed out, the proceedings set a precedent against the anarchist publications, in a sense acting as a forerunner for further repressive episodes (we think in particular of Scripta Scelera operation against the internationalist anarchist fortnightly ‘Bezmotivny’), it was above all against Alfredo Cospito that Sibilla had the most serious effects.

We cannot and will not overlook the role played by these events in determining Alfredo’s transfer to 41 bis prison regime. Within the motivations that the repressive organs presented first to justify and subsequently – in the plot of institutional contradictions that matured during the hunger strike of 2022-‘23 – to reaffirm the comrade’s imprisonment in this infamous regime of annihilation, appear precisely those writings already under investigation in Perugia (and previously in Milan). Sibilla thus contributes, technically and also suggestively, a supporting function to the legal justifications for the continuation of the torture to which the comrade is subjected.

Evidently, the State’s decision to persevere on the path of an investigation that has so far proved extremely fragile is also to be found in the need to keep Alfredo in 41 bis. It is no coincidence that an eventual trial will most likely end close to the expiry of the four years that the comrade is spending in this prison regime. An eventual sentence and the possible request for an extension of the 41 bis are therefore legally and politically interconnected. As a demonstration of what political will is behind this investigation, following Comodi’s replacement, the role of public prosecutor was taken over by the chief prosecutor of Perugia, Raffaele Cantone.

This trial for us is above all an occasion to continue the struggle against 41 bis and in solidarity with Alfredo Cospito. On the other hand, the very presence of the comrade will represent a living contradiction to those who would like to keep him walled up alive.

Not forgetting the historical context in which this turn of events took place (think of the fact that the decision to transfer Alfredo to 41 bis occurred just a few months after the beginning of the war in Ukraine and was taken by the government of national unity led by Mario Draghi), the season of extraordinary repressive intensity that we are currently experiencing must be qualified for what it really is: a manifestation of real war policies.

For these reasons we urge a solidarity presence on the occasion of the preliminary hearing and during the eventual trial.

[September 2024]

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L’audience préliminaire suite à l’opération Sibilla a été fixée (Pérouse, Italie, 10 octobre 2024)

L’audience préliminaire de la procédure judiciaire qui fait suite à l’opération Sibilla a été fixée au 10 octobre, à 10 heures, au tribunal de Pérouse. À cette occasion, le parquet demandera la mise en accusation de douze compagnons et compagnonnes, dont Alfredo Cospito (enfermé sous le régime 41-bis à la prison de Bancali, à Sassari). Très probablement, Alfredo sera connecté en visioconférence. À la suite du retrait du délit d’association subversive, les compagnons sont chargés, à des titres divers, de 19 chefs d’inculpation, dont le plus important est la provocation aux crimes et délits, avec la circonstance aggravante de la finalité de terrorisme, pour la publication et la distribution du journal anarchiste Vetriolo. Les autres chefs d’inculpation (tous, sauf quatre, avec la circonstance aggravante de la finalité de terrorisme) sont relatifs à sept faits de dégradations par tag et à deux accrochages de banderoles, à la publication d’un tract du Circolaccio Anarchico de Spoleto, de deux écrits d’Alfredo Cospito pour des initiatives à Bologne et en France, de cinq textes pendant les premiers mois du Covid-19 et de la première édition du livre Quale internazionale?, ainsi que la dégradation de véhicules des Poste italiane, à Foligno, pendant la grève de la faim des compagnonnes anarchistes contre la section AS2 pour femmes de la prison de L’Aquila (en 2019).

Déclenchée au petit matin du 11 novembre 2021, l’opération Sibilla avait comme finalité ouvertement déclarée celle de frapper le journal anarchiste Vetriolo (ainsi que les Edizioni Monte Bove, le Circolaccio Anarchico et deux sites internet : Roundrobin et Malacoda). Les enquêteurs ont concentré leur attention sur la publication de l’entretien avec Alfredo Cospito, à l’époque emprisonné dans la taule de Ferrara, publié en trois partie dans différents numéros du journal, avec le titre « Quelle internationale ? », et ensuite publié dans le livre du même titre, avec une longue annexe sur l’histoire de la Federazione Anarchica Informale. D’ailleurs, une large enquête précédente, du parquet de Milan, significativement nommée Vetriolo, est allée rejoindre la paperasse des juges de Pérouse.

Avec l’opération Sibilla, les forces répressives ont commencé à expérimenter l’utilisation du chef d’inculpation de provocation aux crimes et délits avec la circonstance aggravante de la finalité de terrorisme, pour frapper les publications anarchistes et, si possible, appliquer des mesures de contrôle judiciaire aux compagnons accusés d’avoir écrit ou publié des textes militants, en faisant l’hypothèse qu’il existeraient des capacités, imaginaires, « d’instigation » et « d’orientation », dans un cadre, comme le mouvement anarchiste, qui se caractérise le long de toute son histoire par une obstinée et radicale autonomie de pensée et d’action. Dernier point, mais non le moindre, la censure, sur le territoire italien, des deux sites internet impliqués dans l’opération.

À vrai dire, la phase de l’enquête préliminaire n’a pas été très heureuse pour les investigateurs. Face à la demande d’imposer huit mesures de détention préventive en prison, sur seize prévenus, le juge des liberté a accordé seulement six mesures de contrôle judiciaire, en excluant le délit d’association subversive (il y a eu un mandat d’arrestation pour Alfredo Cospito, déjà détenu, un compagnon placé aux arrestations domiciliaires et quatre soumis à l’interdiction de sortir de la commune de résidence, assortie de l’obligation de se présenter aux forces de l’ordre). Mais, cinq semaines plus tard, le tribunal d’appel de Pérouse a annulé toutes ces mesures, avec une ordonnance qui, en ce qui concerne le fond, démonte complètement les accusations. Le parquet a fait recours en Cassation contre cette ordonnance et cette dernière a accepté le recours, en exigeant un nouvel appel. Cependant, celui-ci aussi a confirmé, avec une longue motivation, la nullité de toutes les mesures de contrôle judiciaire.

Entre-temps, la malchance a continué a s’acharner sur les enquêteurs : la juge titulaire de l’enquête, Manuela Comodi, a été condamnée à un an de détention pour avoir consulté abusivement des actes dans le système informatique du Parquet et elle a été transférée au tribunal civil de Milan.

Bien que, comme cela a déjà été souligné, cette procédure ait représente un précédent contre la presse anarchiste, en ouvrant dans un certain sens la voie à d’autres épisodes répressifs (nous pensons en particulier à l’opération Scripta Scelera contre le bimensuel anarchiste internationaliste Bezmotivny), c’est surtout aux dépenses d’Alfredo Cospito que Sibilla a eu les conséquences les plus dramatiques.

Nous ne pouvons ni ne voulons taire le rôle joué par cette procédure dans le fait de déterminer le transfert d’Alfredo au régime 41-bis. Parmi les motivations que les forces répressives ont présenté, d’abord pour justifier et ensuite – dans l’écheveau de contradictions institutionnelles surgies pendant sa grève de la faim de 2022-23 – pour confirmer l’enfermement du compagnon dans ce sale régime d’anéantissement, apparaissent justement les textes qui font déjà l’objet de l’enquête de Pérouse (et, avant, de Milan). Sibilla a, donc, techniquement et aussi comme suggestion, également une fonction de support des motivations juridiques de la continuation de la torture à laquelle le compagnon est soumis.

Évidemment, la décision de l’État de persévérer avec une procédure qui, jusqu’ici, a démontré son extrême fragilité, est motivée aussi par la nécessité de garder Alfredo dans le régime 41-bis. Ce n’es pas un hasard si un éventuel procès terminera, avec toute probabilité, près de l’échéance des quatre ans que le compagnon est en train de passer dans ce régime pénitentiaire. Une éventuelle sentence et la possible requête d’une prorogation de son maintient en 41-bis sont donc interconnectées d’un point de vue juridique ainsi que politique. Pour démontrer les volontés politiques qui se trouvent derrière cette procédure : après le transfert de la procureur Comodi, la fonction d’accusateur a été assumée en personne par le procureur en chef Raffaele Cantone.

Pour nous, ce procès est surtout une occasion pour continuer la lutte contre le 41-bis et en solidarité avec Alfredo Cospito. D’ailleurs, la présence du compagnon au procès représentera une contradiction vivante face à ceux qui voudraient le garder emmuré.

Sans oublier le contexte historique dans lequel ce virage a mûri (que l’on pense au fait que la décision de transférer Alfredo au régime 41-bis a eu lieu quelques mois seulement après la début de la guerre en Ukraine et qu’elle a été prise par le gouvernement de l’époque, une large coalition d’unité nationale guidé par Mario Draghi), la saison d’intensité répressive extraordinaire que nous sommes en train de vivre doit être qualifié comme ce qu’elle est réellement : une manifestation de véritables politiques de guerre.

Pour ces raisons, nous appelons à une présence solidaire à l’occasion de l’audience préliminaire et pendant un éventuel procès.

[Septembre 2024]

Traduite en français et publiée en https://attaque.noblogs.org/post/2024/09/12/perouse-italie-laudience-preliminaire-suite-a-loperation-sibilla-a-ete-fixee-au-10-octobre/

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Λφθηκε μέσω email και μεταφράστηκε από το αναρχομηδενιστικό εγχείρημα αντιπληροφόρησης Ευλογημένη Η Φλόγα.


[EL] Ορίστηκε προκαταρκτική ακρόαση για την Επιχείρηση Sibilla (Περούτζια, Ιταλία, 10 Οκτωβρίου 2024)

Η προκαταρκτική ακρόαση για την κατασταλτική επιχείρηση Sibilla έχει οριστεί για τις 10 Οκτωβρίου, στις 10 το πρωί στο Δικαστήριο της Περούτζια. Την ημερομηνία εκείνη, θα ζητηθεί το κατηγορητήριο για δώδεκα συντρόφους, συμπεριλαμβανομένου του Alfredo Cospito (κρατούμενος υπό καθεστώς 41 bis στη φυλακή Bancali του Sassari). Κατά πάσα πιθανότητα, ο Alfredo θα συνδεθεί μέσω τηλεδιάσκεψης. Μετά την άρση του εγκλήματος προώθησης ή συμμετοχής σε ανατρεπτική οργάνωση με σκοπό την τρομοκρατία, οι σύντροφοι κατηγορούνται για 19 διαφορετικές κατηγορίες, συμπεριλαμβανομένης της κύριας, για υποκίνηση σε διάπραξη εγκλημάτων με επιβαρυντική περίσταση τον σκοπό τρομοκρατίας, που αφορά τη σύνταξη και διανομή της αναρχικής εφημερίδας “Vetriolo”. Οι άλλες κατηγορίες (όλες εκτός από τέσσερις που επιβαρύνονται από τον σκοπό τρομοκρατίας) αφορούν επτά επεισόδια τοιχογραφιών και δύο αναρτήσεων πανό, τη δημοσίευση φυλλαδίου από το Circolaccio Anarchico (αναρχικός χώρος που ήταν ανοιχτός στο Σπολέτο μεταξύ 2018 και 2022), δύο κείμενα του Alfredo Cospito για συγκεκριμένες πρωτοβουλίες στη Μπολόνια και τη Γαλλία, πέντε κείμενα τους πρώτους μήνες του Covid-19 και την πρώτη έκδοση του βιβλίου Quale internazionale?, καθώς και την δολιοφθορά ορισμένων οχημάτων του Poste italiane (ιταλικά ταχυδρομεία) στο Φολίνιο κατά τη διάρκεια της απεργίας πείνας αναρχικών συντρόφων ενάντια στο γυναικείο τμήμα AS2 στη φυλακή L’Aquila (2019).

Η επιχείρηση Sibilla ξεκίνησε τις πρώτες πρωινές ώρες της 11ης Νοεμβρίου 2021, με στόχο την αναρχική εφημερίδα “Vetriolo” (καθώς και Edizioni Monte Bove, Circolaccio Anarchico και δύο ιστοσελίδες, Roundrobin και Malacoda). Ιδιαίτερα αξιοπρόσεχτη στα μάτια των ερευνητών ήταν η δημοσίευση της συνέντευξης με τον Alfredo Cospito, τότε κρατούμενο στη φυλακή της Φεράρα, η οποία δημοσιεύθηκε σε τρία τεύχη της εφημερίδας με τίτλο “Quale internazionale?” («Ποια διεθνής;»), που αργότερα επανεκδόθηκε στο ομώνυμο φυλλάδιο με ένα μεγάλο παράρτημα για την ιστορία της Federazione Anarchica Informale (Άτυπη Αναρχικη Ομοσπονδία). Στα χαρτιά των δικαστών της Περούτζια, ωστόσο, πήγε να συγχωνευθεί μια προηγούμενη εκτεταμένη έρευνα της εισαγγελίας στο Μιλάνο με την ονομασία «Vetriolo».

Με την επιχείρηση Sibilla, οι δυνάμεις καταστολής πειραματίστηκαν με τη χρήση της κατηγορίας της υποκίνησης για διάπραξη εγκλημάτων, με την επιβαρυντική περίσταση του σκοπού της τρομοκρατίας, προκειμένου να επηρεάσουν αναρχικά έντυπα και πιθανώς να διανείμουν εντάλματα προσωρινής κράτησης μεταξύ συντρόφων που κατηγορούνται ότι έχουν συντάξει ή επεξεργαστεί μαχητικά κείμενα, υποθέτοντας ανύπαρκτες δυνατότητες «υποκίνησης» και «προσανατολισμού» σε ένα πεδίο εφαρμογής όπως αυτό του αναρχικό κινήματος, το οποίο ιστορικά χαρακτηρίζεται από μια πεισματική και ριζοσπαστική αυτονομία σκέψης και δράσης. Τέλος, εξ ίσου σημαντικό είναι και το γεγονός ότι οι δύο ιστοσελίδες που συμμετείχαν στην επιχείρηση αποκλείστηκαν στην ιταλική επικράτεια.

Η αλήθεια είναι ότι η φάση της προανακριτικής έρευνας δεν ήταν πολύ τυχερή για τους ανακριτές. Αντιμέτωποι με οκτώ αιτήματα για προληπτική κράτηση στη φυλακή για συνολικά δεκαέξι υπόπτους, ο GIP (δικαστής προανάκρισης) χορήγησε έξι ασφαλιστικά μέτρα, εξαιρουμένου του εγκλήματος της οργάνωσης (εντάλμα σύλληψης στη φυλακή για τον Alfredo Cospito, ήδη κρατούμενο, καθώς και έναν σύντροφό του σε κατ’ οίκον περιορισμό και τέσσερις με την υποχρέωση διαμονής στον νομό της κατοικίας του σε συνδυασμό με την υποχρέωση παρουσίας στη δικαστική αρχή). Μόνο πέντε εβδομάδες αργότερα, ωστόσο, το αναθεωρητικό δικαστήριο της Περούτζια ακύρωσε όλα τα μέτρα με διάταγμα που επί της ουσίας εξάρθρωσε πλήρως τις κατηγορίες. Η εισαγγελία άσκησε έφεση κατά αυτού στο Ακυρωτικό Δικαστήριο, το οποίο έκανε δεκτή την έφεση του εισαγγελέα και διέταξε νέα επανεξέταση. Ωστόσο και το τελευταίο επιβεβαίωσε με μακροσκελή αιτιολόγηση την ακυρότητα όλων των ασφαλιστικών μέτρων.

Στο μεταξύ, η κακοτυχία συνέχισε να χτυπάει τους ανακριτές, με την επικεφαλής της έρευνας Manuela Comodi να καταδικάζεται σε κράτηση ενός έτους για μη εξουσιοδοτημένη πρόσβαση σε έγγραφα στο σύστημα του υπολογιστή του εισαγγελέα και να μεταφέρεται στο πολιτικό δικαστήριο του Μιλάνου.

Ενώ, όπως έχει ήδη επισημανθεί, οι διαδικασίες δημιούργησαν ένα δεδικασμένο κατά των αναρχικών εκδόσεων, κατά μία έννοια λειτουργώντας ως προάγγελος για περαιτέρω κατασταλτικά επεισόδια (μας έρχεται κατά νου συγκεκριμένα η επιχείρηση Scripta Scelera κατά του διεθνιστικού αναρχικού δεκαπενθήμερου “Bezmotivny”), ήταν πάνω από όλα η Sibila η οποία είχε τα πιο σοβαρά αποτελέσματα εναντίον του Alfredo Cospito.

Δεν μπορούμε και δεν θα παραβλέψουμε τον ρόλο που έπαιξαν αυτά τα γεγονότα στον καθορισμό της μεταγωγής του Aftedo στο καθεστώς φυλάκισης 41 bis. Στα κίνητρα που παρουσίασαν αρχικά τα κατασταλτικά όργανα για να δικαιολογήσουν και στη συνέχεια – στην πλοκή των θεσμικών αντιφάσεων που καλλιεργήθηκαν κατά την απεργία πείνας του 2022-’23 – για να επιβεβαιώσουν τη φυλάκιση του συντρόφου σε αυτό το διαβόητο καθεστώς εξόντωσης, εμφανίζονται ακριβώς εκείνα τα γραπτά τα οποία είναι ήδη υπό έρευνα στην Περούτζια (και προηγουμένως στο Μιλάνο). Η Sibilla συμβάλλει έτσι, τεχνικά αλλά και υποδεικτικά, σε μια υποστηρικτική λειτουργία στις νομικές δικαιολογίες της συνέχισης των βασανιστηρίων στα οποία υποβάλλεται ο σύντροφος.

Προφανώς, η απόφαση του κράτους να επιμείνει στο δρόμο μιας έρευνας που μέχρι στιγμής έχει αποδειχθεί εξαιρετικά εύθραυστη εντοπίζεται επίσης στην ανάγκη να παραμείνει ο Alfredo στο 41 bis. Δεν είναι τυχαίο ότι η τελική δίκη πιθανότατα θα τελειώσει κοντά στην συμπλήρωση των τεσσάρων ετών που περνά ο σύντροφος σε αυτό το καθεστώς φυλάκισης. Η ενδεχόμενη ποινή και η ενδεχόμενη αίτηση παράτασης του 41 bis είναι συνεπώς νομικά και πολιτικά αλληλένδετες. Ως απόδειξη της πολιτικής βούλησης που βρίσκεται πίσω από αυτή την έρευνα, μετά την αντικατάσταση της Comodi, τον ρόλο του δημόσιου εισαγγελέα ανέλαβε ο γενικός εισαγγελέας της Περούτζια, Raffaele Cantone.

Αυτή η δίκη για εμάς είναι πάνω από όλα μια αφορμή για να συνεχίσουμε τον αγώνα ενάντια στο 41 bis και σε αλληλεγγύη με τον Alfredo Cospito. Από την άλλη πλευρά, η ίδια η παρουσία του συντρόφου θα αντιπροσωπεύει μια ζωντανή αντίφαση σε όσους θα ήθελαν να τον κρατήσουν ζωντανό μέσα στους τοίχους.

Χωρίς να ξεχνάμε το ιστορικό πλαίσιο στο οποίο έλαβε χώρα αυτή η τροπή των γεγονότων (σκεφτείτε το γεγονός ότι η απόφαση να μεταχθεί ο Αλφρέντο στο 41 bis έλαβε χώρα μόλις λίγους μήνες μετά την έναρξη του πολέμου στην Ουκρανία και ελήφθη από την κυβέρνηση εθνικής ενότητας υπό την ηγεσία του Mario Draghi), η εποχή της εξαιρετικής έντασης της καταστολής που βιώνουμε αυτή τη στιγμή πρέπει να χαρακτηριστεί για αυτό που πραγματικά είναι: μια εκδήλωση πραγματικών πολεμικών πολιτικών.

Για τους λόγους αυτούς προτρέπουμε σε αλληλέγγυα παρουσία κατά την προκαταρκτική ακρόαση και κατά τη διάρκεια της τελικής δίκης.

[Σεπτέβριος 2024]