30th November: day of action in solidarity with Alfredo and other comrades on hunger strike.
Since 20 October, the anarchist Alfredo Cospito has been on hunger strike against his detention in total isolation and torture and against imprisonment without parole. Other detained comrades (Anna Beniamino, Ivan Alocco, Juan Sorrocho and Toby Shone) as a sign of solidarity and to give strength to Alfredo’s struggle, have also started a hunger strike.
Alfredo has been in prison uninterruptedly for ten years, spent in High Security sections until his transfer to 41 bis. The 41 bis is a prison regime of annihilation, as it is designed to cause physical and mental damage through the technique of sensory deprivation; it is a political and social death sentence, aimed at cutting off all contact with the outside world.
Our comrade was transferred to these torture chambers because, despite his imprisonment, he never stopped contributing to the international anarchist debate with articles, editorial projects and proposals.
The re-examination of the 41 bis measure against Alfredo is set for 1 December. This hearing will be very important because it will have to pronounce on the legitimacy of the previous Justice Minister Marta Cartabia’s decision to apply the 41 bis prison regime against our comrade.
Alfredo was convicted, along with Anna Beniamino and other anarchists, in the mega trial Scripta Manent, a trial aimed at criminalising anarchist ideas and hostile practices against all forms of authority and domination. Specifically, Alfredo and Anna were accused of being responsible for the double explosive attack against the Scuola Allievi Carabinieri in Fossano, on 2 June 2006, claimed by Rivolta Anonima and Tremenda / Federazione Anarchica Informale. For this attack, on 6 July, the Court of Cassation reformulated the sentence to ‚political massacre‘. Life imprisonment is the only penalty the Italian penal code provides for political massacre. After reclassifying the crime, the Cassation sent the case back to the Court of Appeal to redetermine the convictions. The hearing that will decide the extent of these sentences is set for 5 December in Turin.
The Italian state, which has always protected the fascist strategy of mass murder, now wants to convict two anarchists of massacre for an explosive attack that caused neither victims nor injuries.
This affair breaks into the increasingly dark repressive climate with which we all have to deal: that is why the struggle of Alfredo, Juan, Ivan, Anna and Toby is close to the heart of those who do not want to resign themselves to a world that is more and more an open-air jail.
We call for 30 November (the day before the re-examination of the 41 bis measure against Alfredo), a day of action in solidarity with Alfredo and the other comrades on hunger strike.
Let us make them feel our solidarity that breaks the isolation beyond all borders and all cages. Let us break the deafening silence in which they want to bury our comrade alive. Let us give voice to our comrades‘ struggle with our actions.
Let us make the symbols of oppression and exploitation the targets of our actions. Targets are everywhere. Every action is necessary: whether it is spreading the ideas of anarchist hunger strikes or sabotaging and disrupting the normal functioning of the state and capital. Target the Italian, German or any other state and the symbols of domination to abolish the prison system!
Let us show that solidarity is a dangerous weapon…
IT:
30 Novembre giornata di azioni in solidarietà ad Alfredo e gli altri compagni in sciopero della fame.
Dal 20 ottobre, l’ anarchico Alfredo Cospito è in sciopero della fame ad oltranza contro la sua detenzione in totale isolamento e tortura (41 bis) e contro l’ergastolo ostativo. Altri compagni detenuti e detenute (Anna Beniamino, Ivan Alocco, Juan Sorrocho e Toby Shone) come segno di solidarietà e per dar forza alla lotta di Alfredo, hanno incominciato anche essi uno sciopero della fame.
Alfredo si trova in carcere ininterrottamente da dieci anni, trascorsi nelle sezioni di Alta Sicurezza fino al trasferimento in 41 bis. Il 41 bis è un regime carcerario di annientamento, in quanto studiato per provocare danni fisici e mentali tramite la tecnica della deprivazione sensoriale; si tratta di una condanna alla morte politica e sociale, volta a recidere ogni forma di contatto con l’esterno.
Il nostro compagno è stato trasferito in questo regime di tortura perché, nonostante la sua reclusione, non ha mai smesso di contribuire al dibattito anarchico internazionale con articoli, progetti editoriali e proposte.
Il riesame della misura del 41 bis a carico di Alfredo è fissato per il 1 Dicembre. Questa udienza sarà molto importante perché dovrà pronunciarsi sulla legittimità della decisione del precedete ministro della Giustizia Marta Cartabia di applicare il regime carcerario del 41 bis nei confronti del nostro compagno.
Alfredo è stato condannato, insieme ad Anna Beniamino e ad altri anarchici, nel mega processo Scripta Manent, un processo mirato a criminalizzare le idee anarchiche e le pratiche ostili contro ogni forma di autorità e dominio. Nello specifico, Alfredo ed Anna sono stati accusati di essere i responsabili del duplice attacco esplosivo contro la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano, del 2 giugno 2006, rivendicato da Rivolta Anonima e Tremenda / Federazione Anarchica Informale. Per questo attacco, lo scorso 6 luglio la Cassazione ha riformulato la condanna in “ strage politica”. L’ergastolo è la pena base che il codice penale prevede per la strage politica. Dopo aver riqualificato il reato, la Cassazione ha rinviato in Corte d’Appello per rideterminare le condanne. L’udienza che deciderà l’entità di tali condanne è fissata a Torino per il prossimo 5 Dicembre.
Lo Stato italiano che ha sempre protetto gli stragisti fascisti ora vuole condannare per strage due anarchici per un attacco esplosivo che non ha provocato né vittime né feriti.
Questa vicenda irrompe nel clima repressivo sempre più cupo con cui ci troviamo tutte e tutti a fare i conti: per questo la lotta di Alfredo, Juan, Ivan, Anna e Toby sta a cuore a chi non vuole rassegnarsi ad un mondo che è sempre più una galera a cielo aperto.
Chiamiamo per il 30 Novembre, il giorno prima del riesame della misura del 41 bis a carico di Alfredo, una giornata di azioni in solidarietà ad Alfredo e gli altri compagni in sciopero della fame.
Facciamo sentire a loro la nostra solidarietà che spezza l’isolamento oltre ogni confine e ogni gabbia. Rompiamo il silenzio assordante in cui vogliono seppellire vivo il nostro compagno. Diamo voce alla lotta dei nostri compagni con le nostre azioni.
Facciamo dei simboli dell’oppressione e dello sfruttamento i bersagli delle nostre azioni. Gli obiettivi sono ovunque. Ogni azione è necessaria: sia che si tratti di diffondere le idee degli scioperi della fame anarchici, sia che si tratti di sabotare e interrompere il normale funzionamento dello Stato e del capitale. Prendete di mira lo Stato italiano, tedesco o qualsiasi altro Stato e i simboli del dominio per abolire il sistema carcerario!
Mostriamo che la solidarietà è un arma pericolosa…
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DE:
30. November: Aktionstag in Solidarität mit Alfredo und den anderen Hungerstreikenden
Seit dem 20. Oktober ist der Anarchist Alfredo Cospito im Hungerstreik gegen seine Inhaftierung unter totaler Isolation und Folter und gegen Haft ohne Bewährungsmöglichkeit. Auch die Gefangenen Anna Beniamino, Ivan Alocco, Juan Sorrocho and Toby Shone haben zum Mittel des Hungerstreiks gegriffen, um Alfredos Kampf Solidarität und Kraft zu geben.
Alfredo war bereits zehn Jahren ohne Unterbrechung in Hochsicherheitsabteilungen, als er dem 41bis unterstellt wurde. 41bis ist ein Haftregime der Vernichtung – dazu entworfen, durch totalen Reizentzug körperliche und geistige Schäden zu verursachen. 41bis ist eine politische und soziale Todesstrafe mit dem Ziel, jeden Kontakt nach draußen zu beenden.
Alfredo wurde in diese Folterkammern verlegt, weil er trotz seiner Inhaftierung nicht aufhörte, sich durch Schreiben und Verlegen von Texten sowie mit eigenen Vorschlägen an der internationalen anarchistischen Debatte zu beteiligen.
Die Neuverhandlung der Anwendung von 41bis gegen ihn ist auf den 1. Dezember angesetzt. Diese Anhörung wird ausschlaggebend, da sie die Rechtmäßigkeit der Entscheidung der früheren Justizministerin Marta Cartabia, Alfredo ins 41bis zu stecken, neu bewerten wird.
Alfredo wurde im Mega-Verfahren Scripta Manent zusammen mit Anna Beniamino und anderen Anarchist*innen schuldig gesprochen. Dieser Prozess zielte darauf, anarchistische Ideen und alle autoritäts- und herrschaftsfeindlichen Praktiken zu kriminalisieren. Alfredo und Anna wurden dabei für den doppelten Sprengstoffanschlag gegen die Scuola Allievi Carabinieri in Fossano am 2. Juni 2006 durch „Rivolta Anonima and Tremenda / Federazione Anarchica Informale“ verantwortlich gemacht. Dieser Angriff wurde am 6. Juli vom Kassationsgericht neu als „politisches Massaker“ bewertet. Lebenslang ist der einzige mögliche Ausgang für eine entsprechende Verurteilung nach dem italienischen Strafrecht. Nach der Neuklassifizierung wurde der Fall wieder ans Berufungsgericht zurückgegeben. Die über die Haftlänge entscheidende Verhandlung ist auf den 5. Dezember in Turin angesetzt.
Der italienische Staat, der stets die Faschisten und ihre Massenmordefaschistische Strategie des Massenmordes geschützt hat, will jetzt zwei Anarchist*innen wegen einem Sprengstoffanschlag, der weder Tod noch Verletzungen zur Folge hatte, wegen Massaker verurteilen.
Diese Sache schlägt mitten in ein zunehmend düsteres, repressives Klima, das uns alle betrifft. Darum ist auch der Kampf von Alfredo, Juan, Ivan, Anna und Toby eine Herzensangelegenheit all jener, die sich nicht einer Welt ergeben wollen, die mehr und mehr zu einem Freiluftknast wird.
Wir rufen für den 30. November, dem Tag vor der Entscheidung über Alfredos Verbleiben in der Isolationsfolter, zu einem Aktionstag in Solidarität mit ihm und den anderen Hungerstreikenden auf.
Lasst sie uns unsere Solidarität spüren, die die Isolation über alle Grenzen und Gitter hinweg bricht. Lasst uns die taube Stille durchbrechen, in der sie unsere Gefährt*innen und Genoss*innen lebendig begraben wollen. Lasst uns ihren Kämpfen durch unsere Aktionen eine Stimme verleihen.
Lasst uns die Symbole der Unterdrückung und Ausbeutung zu Zielen unserer Aktionen machen. Ziele existieren überall. Jede Aktion ist notwendig: verbreite sie die Ideen des anarchistischen Hungerstreiks oder sabotiere und unterbreche sie die normale Funktion von Staat und Kapital. Zielt auf den italienischen, den deutschen oder jeden anderen Staat und die Symbole der Herrschaft. Schaffen wir das Knastsystem ab!
Lasst uns zeigen, dass Solidarität eine gefährliche Waffe ist…