Solidarity to comrade Alfredo Cospito! Sempre con l’anarchia!
[IT]
Finché ogni prigione non sarà abbattuta. Sempre con l’anarchia.
Perché per chi ama la vita, reagire quando è in gioco la vita e la morte è un atto di dovere.,
Anna Beniamino
Alfredo Cospito, detenuto anarchico a cui è stata imposta la legge del “massacre” nel caso “Scripta Manent”-sul doppio attentato alla scuola dei carabinieri di Fossano, firmato da FAI-RAT (Federazione Anarchica Informale – Rivolta Anonima e Assordante)-, è in sciopero della fame contro il regime del 41-bis e l’ergastolo permanente dal 20 ottobre nel carcere di Bancali, a Sassari, Sardegna. Già dal 5 maggio e dopo dieci anni di carcere, lo Stato scelse di rafforzare l’incarcerazione del compagno (che fino ad allora aveva dato un contributo significativo al discorso anarchico con lettere, articoli e interventi), attraverso il regime dell’articolo 41-bis (carcere duro), una legge mostruosa che, in sostanza, riqualifica la reclusione in isolamento speciale anche a livello intellettuale e sensoriale. Si tratta di un cordone soffocante che elimina quasi del tutto le comunicazioni e i contatti con il mondo esterno, come tortura di sterminio psicosomatico dei militanti/e per costringerli/e al “pentimento” politico.
Inoltre, questo regime intende creare una barriera al dialogo rivoluzionario-antiautoritario tra i compagii-le compagne all’interno e all’esterno delle carceri. La censura organizzata e il tentativo di eliminare l’ esistenza stessa dei prigionieri politici rivela i denti della democrazia e la paura delle forze di potere nei confronti di coloro che portano e diffondono i semi della rivolta e dell’attacco per la demolizione del mondo dello Stato e del capitale.
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